Voigtlander Brillant

La Voigtländer Brillant è una fotocamera biottica tedesca che ha conquistato il mercato grazie alla sua semplicità d'uso e al design distintivo.

La sua storia è caratterizzata da diverse evoluzioni, tra cui la prima serie in metallo, la successiva versione in bachelite e, infine, un modello che introduceva un piccolo cerchio smerigliato nel mirino per facilitare la messa a fuoco. Questa fotocamera è stata progettata per essere accessibile e facile da usare, pur mantenendo un livello di qualità tipico dei prodotti Voigtländer.

La prima serie della Brillant, prodotta in metallo, rappresenta l'inizio della storia di questa fotocamera. Utilizzava pellicola in rullo 120 e produceva fotogrammi nel formato 6x6 cm. Era dotata di due obiettivi: un obiettivo superiore solo per l'inquadratura e un obiettivo inferiore per la ripresa. Quello per  l'inquadratura, sprovvisto di vetro smerigliato, garantisce un'immagine luminosa e chiara nel mirino. La messa a fuoco avviene tramite una manopola laterale, con una distanza minima di 1 metro. L'otturatore centrale del modello provato nel video (presumibilmente del 1933)  ha  tempi di scatto da un secondo a 1/300 di secondo, oltre alla posa B e T. L’obiettivo da ripresa è un 75 mm Skopar Anastigmat e la scala dei diaframmi va da f/4.5 a f/25. In effetti i diaframmi disponibili non seguono la numerazione oggi in uso, ma sono 4,5; 6,3; 9;12;18,25.

Successivamente Voigtländer introdusse una versione in bachelite, un materiale plastico che ridusse i costi di produzione e rese la fotocamera ancora più accessibile. Nonostante il cambio di materiale, la qualità ottica e la funzionalità rimasero elevate, mantenendo la reputazione della Brillant come fotocamera affidabile e semplice da usare.

Una delle evoluzioni più interessanti della Brillant fu l'introduzione di un piccolo cerchio smerigliato nel mirino di messa a fuoco. Questo cerchio, posizionato al centro del mirino, permetteva di mettere a fuoco, anche se le dimensioni ridotte non rendevano il compito molto agevole, pure con l’ausilio della lente da ingrandimento. Tuttavia, la caratteristica principale della Brillant rimase il suo luminoso mirino, che, pur non permettendo una messa a fuoco precisa, offriva una visione molto chiara e ampia della scena inquadrata. Questo mirino, combinato con la semplicità d'uso, rendeva la Brillant una fotocamera ideale per i fotografi amatoriali e i principianti.

La Voigtländer Brillant è stata apprezzata per la sua accessibilità, il design compatto e la qualità costruttiva. Oggi, è ricercata dai collezionisti e dagli appassionati di fotografia analogica per il suo fascino vintage e il suo valore storico. La sua produzione ha attraversato diverse fasi, con migliorie e varianti, ma ha sempre mantenuto lo spirito di una fotocamera semplice, affidabile e piacevole da usare.

 

Particolare del contafotogrammi, la fotocamera non ha il blocco contro le doppie esposizioni; essendo priva della finestrella per leggere il numero del fotogramma, l'unico riferimento utile e il contafotogrammi.

La finestrella rossa non seve per leggere i numeri dei fotogrammi ma solo a posizionare il primo fotogramma. Ciò fatto bisognerà azionare un cursore che posizionerà il contafotogrammi sul numero 1
 
 
Fotografie
La fotocamera è del 1933, quindi del secolo scorso.
In quegli anni non c'erano computer, non c'erano i satelliti, e le famiglie italiane si accontentavano di quello che avevano, anche perché sapevano che difficilmente potevano avere di più.
In quella lontana epoca la piccola Brillant era in grado di realizzare la fotografie che vedete di seguito, e non c'era internet, non c'erano gli MP3, l'intelligenza artificiale, i robot e le bombe atomiche o per lo meno non c'erano ancora.